Le Forze Armate canadesi hanno sempre abbracciato una teoria molto precisa riguardo alla leadership.
Si chiama leadership distribuita e la sua premessa è molto semplice: tutti i membri delle forze canadesi devono essere in grado di accettare il “mantello” della leadership in qualsiasi momento e in qualsiasi circostanza. Questa idea di leadership nasce da una professione in cui un leader può venire a mancare senza preavviso e dove qualcuno deve essere sempre pronto a colmare la posizione lasciata scoperta, senza esitazione. Nell’ambiente militare, il tempo o il lusso di affidarsi a sistemi che pianifichino le successioni o ad aziende che svolgano ricerca manageriale semplicemente non esiste, quindi ci deve essere un piano sempre in atto per garantire la continuità della leadership e la giusta cultura per sostenerlo. La natura di una carriera militare professionale, una delle professioni più singolari, rende la cultura della leadership distribuita una necessità di basilare.
Quindi cosa può imparare il mondo civile dalla cultura della leadership militare e dalle sue pratiche?
La dottrina della leadership militare è costruita intorno al principio fondamentale del successo della missione. Questo è l'aspetto della leadership militare più paragonabile al settore civile. Che sia assegnato un determinato lavoro e che quel lavoro venga svolto correttamente, è un’aspettativa che il settore militare e quello civile condividono. Tuttavia, la dottrina militare sottolinea altri 3 valori: la sicurezza e la protezione dei membri; l’integrazione interna e l'adattamento all’esterno. Una missione che abbia successo trascurando la sicurezza dei membri, per esempio, potrebbe portare a una vittoria del tutto insoddisfacente.
Mentre i risultati e i valori della leadership militare possono avere dei punti in comune con il mondo civile, l'idea che ci si aspetti che tutti nelle Forze armate canadesi siano leader o potenziali leader è un enorme elemento di differenziazione. In campo militare, c'è una teoria dell’aspettativa secondo la quale nessuno dei singoli membri si sorprenderà se dovesse venirgli offerta la possibilità di prendere il comando e nessuno sarà riluttante nel raccogliere la sfida. Tutti sono tenuti a rispondere in questo modo in quanto la dottrina della leadership e le sue competenze sono tramandate a tutti i livelli della gerarchia militare. Ad ogni membro delle forze armate sono date la formazione e l’opportunità di essere leader fin dall'inizio della carriera militare, e da ognuno ci si aspetta che cresca con la consapevolezza di esserne capace, pronto a guidare le truppe in qualsiasi momento.
Allo stesso modo, l'avanzamento di carriera non è solo un'opzione in campo militare, è un'altra aspettativa che tutti i membri devono affrontare nel corso della loro carriera. Questo è ben diverso da quanto accade nel mondo civile, dove i dipendenti spesso trascorrono tutta la loro carriera in ruoli subordinati con incoraggiamento minimo se non nullo a superare quel determinato livello. In campo militare invece, a ogni membro, indipendentemente dal suo rango, è data la possibilità di avanzare all’interno dell'organizzazione. In realtà, è molto raro che un qualsiasi membro delle forze armate accetti di mantenere un ruolo di basso rango durante un’intera carriera. Con ogni scatto di livello aumentano la responsabilità e l'opportunità di essere leader, sia che si tratti di “guidare le truppe” e gestire il proprio team, sia che si tratti di dirigere a livello istituzionale, per creare le condizioni che determinino il successo operativo.
Chiaramente, le organizzazioni civili non devono affrontare le stesse minacce imminenti dei leader militari. Tuttavia, il principio della leadership distribuita, che è davvero al centro della dottrina militare, è ampiamente applicabile alle organizzazioni civili.
Ad esempio, la cultura della sicurezza propria del mondo militare, che è un elemento centrale nella dottrina della leadership, prevede che ogni membro delle forze armate riceva un addestramento specifico per gestire le emergenze. In caso di emergenza, l'esercito sa che ognuno dei suoi membri è in grado di gestire la crisi. Nel mondo civile, queste attività sono normalmente assegnate a un gruppo di “addetti agli incendi” o a un "team operativo per le emergenze".
La formazione è fornita solo ai membri di questi piccoli gruppi, o semplicemente ai loro leader. Così, se il leader del gruppo viene a mancare, è quasi una certezza che tutti gli altri verranno travolti dalla crisi. La mentalità militare, con concetti come "l’aspettativa della leadership" e la leadership distribuita, elimina invece ogni scusa del tipo "non è il mio lavoro" o "non sapevo che avrei dovuto fare qualcosa".
La capacità di costruire la Leadership – dove il settore privato è poco lungimirante
Una delle lacune più grandi nel mondo degli affari canadese è la mancanza di attenzione rivolta alla creazione della capacità di leadership. La maggior parte delle organizzazioni riconoscono l'importanza della formazione e dello sviluppo della leadership, ma poche aziende offrono sistematicamente una combinazione di opportunità tecniche e di crescita per tutti i loro dipendenti.
Troppo spesso nel settore privato, il supporto per leader emergenti è dato solo a chi ha alto potenziale o a coloro che hanno già dimostrato di avere talento in una particolare abilità tecnica. I militari, invece, sanno che la leadership consiste nel possedere un determinato insieme di abilità e che i grandi leader a volte possono essere scoperti e formati nei luoghi più improbabili. Questo è il motivo per cui tutti hanno accesso alla formazione per essere leader: in tal modo, si garantisce che un potenziale leader non perda mai l’opportunità di diventarlo.
In campo militare, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, il più alto rango dell’esercito in Canada, giù fino ai semplici sergenti delle singole unità, tutti i leader militari hanno il compito di incoraggiare i subordinati a prepararsi per assumere responsabilità di leadership. Allo stesso tempo, l'esercito offre ai suoi membri una raffica costante di opportunità di crescita e di formazione professionale, tutte orientate a fornire lo sfondo pratico e teorico necessario per guidare. Questo approccio globale allo sviluppo della leadership consente la messa in atto ininterrotta di strategie e di operazioni giornaliere atte a garantire la continuità della leadership, anche in situazioni di crisi. Elementi da cui il mondo degli affari potrebbe trarre grandi benefici.