Leader: toglietevi i vostri giubbotti antiproiettile Leader: toglietevi i vostri giubbotti antiproiettile
12.01.2021

La scorsa settimana stavo chiacchierando con un CEO a proposito di come questa crisi rappresenti il 2020 e su come abbia influito sulla salute mentale dei dipendenti. Mi ha confidato: "Come leader, è ora di spogliarci dei nostri giubbotti antiproiettile".

È stato un potente promemoria del fatto che, in tempi difficili, siamo costretti ad ammettere che non abbiamo tutte le risposte. Non siamo supereroi. Dobbiamo essere più vulnerabili, ammettere le nostre ansie e mostrare empatia per le preoccupazioni dei nostri collaboratori.
 


Da un recente sondaggio della Kaiser Family Foundation risulta che il 45% degli adulti negli Stati Uniti ha riferito che la propria salute mentale è stata negativamente compromessa a causa di preoccupazioni e stress sperimentati nel corso del 2020. Questo in pratica significa che solo circa la metà di noi si sta riprendendo dagli effetti del COVID-19, dalle tensioni sociali e dalla recessione economica.

Lo vedo nelle aziende con le quali lavoriamo. Molti lavoratori più anziani ne hanno avuto abbastanza e stanno pensando di andare in pensione, i lavoratori più giovani sono sempre più preoccupati per la durata del loro lavoro e i manager sono nel panico, nel tentativo di aumentare le vendite e tagliare i costi, senza mostrare il più piccolo interesse per il benessere dei loro collaboratori (quegli esseri umani che svolgono il lavoro).

Per il nostro libro "All In", abbiamo collaborato con Willis Towers Watson per analizzare cosa hanno fatto i migliori leader per costruire culture ad alte prestazioni durante la grande recessione del 2008-2009. Abbiamo scoperto che coloro che hanno ottenuto i migliori risultati finanziari avevano team in cui i dipendenti si sentivano coinvolti, competenti e stimolati. Questi leader hanno fatto delle difficoltà a livello umano portate dalla crisi la loro massima priorità.

 

Quelle che seguono sono solo alcune delle idee che ho visto utilizzare dai manager per creare una cultura di squadra più compassionevole:

Mettiti nei loro panni

Mentre l'empatia è spesso vista semplicemente come un esercizio mentale - immaginare come si sente qualcuno - il modo migliore per essere veramente empatici è rimboccarsi le maniche e mettersi nei loro panni. Ovviamente il tempo stringe e molti dei nostri dipendenti lavorano ancora da remoto. Ecco perché dobbiamo trascorrere del tempo di qualità con i nostri dipendenti mentre lavorano, e non solo in riunioni formali. Nei regolari controlli settimanali, dobbiamo chiedere attentamente come stanno realmente le cose, scavando al di sotto del "è tutto ok". Dobbiamo eliminare gli strati della gerarchia finché non ci troviamo letteralmente faccia a faccia con i dipendenti nel loro habitat naturale.

Abbraccia coloro che infrangono le regole

Ho notato un fenomeno interessante che si verifica nei periodi di maggiore stress. Quelli che seguono diligentemente le regole, quei grandi dipendenti che fanno sempre tutto come da manuale, spesso non sanno più cosa fare. Ciò che ha funzionato in passato non funziona più. Eppure la maggior parte delle aziende dispone di gente che rompe gli schemi, quei radicali che fanno le cose a modo loro, che nuotano controcorrente quando tutti stanno andando giù. In tempi sereni, proviamo a riportare queste persone nel gregge. Ma in periodo di crisi, sono i radicali che spesso prosperano. E' probabile che i tuoi abbiano già trovato il modo di fare vendite o ridurre la burocrazia o arrangiarsi in questo nuovo mondo. Un brillante leader senior che conosco ha accoppiato ciascuna di queste personalità con un’altra abituata a seguire le regole ottenendo un eccellente risultato. Aiuta i timidi a capire che va bene correre rischi e "uscire da sotto il portico" come lo chiama lei. Lei sta sfruttando l’attitudine di coloro che amano infrangere le regole e sta riducendo il livello di potenziale ansia per questi ultimi (poiché ora hanno una voce e sono apprezzati) e per coloro che sono abituati a seguirle regole (poiché hanno qualcuno che li aiuta ad andare avanti).

Esprimi gratitudine

Alcuni leader pensano che sia necessario celare i sentimenti positivi nei momenti difficili per mantenere la pressione alta sui membri del team. "Se li teniamo sulle spine, lavoreranno di più" è il pensiero. Questa mentalità vale quanto un coupon per il noleggio gratuito di Blockbuster Video. La pressione aumenta l'ansia e l'ansia mina la produttività. In confronto, una ricerca di Robert Emmons dell'Università della California a Davis mostra che i leader che si dimostrano più riconoscenti in circostanze difficili possono aiutare le persone ad affrontare la situazione. “Di fronte alla demoralizzazione”, spiega, “la gratitudine ha il potere di dare energia. Di fronte alla rottura, la gratitudine ha il potere di guarire. Di fronte alla disperazione, la gratitudine ha il potere di portare speranza".

 



Autore: Bryce - Writer and Leadership expert
Fonte: www.thecultureworks.com