Quello che i Colt possono insegnarci a proposito di team building Quello che i Colt possono insegnarci a proposito di team building
29.04.2014

I Colt di Indianapolis sono 0-10.

Nelle ultime 9 stagioni, i Colt hanno disputato i Playoff. Sotto la leadership del loro futuro Quarterback da Hall of Fame, Peyton Manning, hanno vinto il Super Bowl nel 2007 e lo hanno perso nel 2010. Questo team è stato un candidato costante alla vittoria nella League. Dallo staff ai giocatori, le persone hanno sempre considerato i Colt una squadra solida e ben bilanciata. Eppure, loro hanno perso 10 partite e non ne hanno vinta nessuna in questa stagione delle National Football League (NFL).


Durante questa stagione, qualcosa è successo. Il loro quarterback 4 volte MVP (Most Valuable Player) ha subito un intervento chirurgico al collo e non ha potuto disputare nemmeno una partita nella stagione regolare. Ne è emerso che, senza di lui, questo team solido non è poi così stellare.

Sono già stati eliminati dalla lotta per i Playoff del 2011 e il principale obiettivo che rimane loro è probabilmente evitare di finire 0-16.

Si nota dunque che i Colt sono una squadra costruita attorno ad una singola persona, e il team sta collassando perché quell’unico uomo non sta giocando.

Hanno addirittura subito una sconfitta 62 a 7 per mano dei New Orleans Saints lo scorso ottobre. Quello che sta accadendo ai Colt successe anche ai Chicago Bulls quando Michael Jordan lasciò la franchigia. I New England Patriot ebbero un’esperienza simile quando nel 2008 Tom Brady si infortunò durante il primo match della stagione e il “NFL Team Of The Decade” mancò i Playoff. Tutte queste squadre soffrirono perché si appoggiavano troppo pesantemente ad una stella sola.

 

Questo modello della “stella solitaria” non si applica solo ai club sportivi. Accade tutte le volte anche nelle aziende, dato che la maggior parte di esse sono strutturate in modi simili. Eppure, scoprire e nutrire il talento è vitale per il successo in qualunque organizzazione. Non importa quanto sia buona una strategia, alla fine, il talento sarà necessario per metterla in pratica. Le grandi aziende hanno bisogno di dedicare tempo e risorse a scoprire e premiare il talento.

 

Mettendola in parole semplici, moltissime società stanno usando questo modello per cui si identificano top performer e li si circonda di colleghi fondamentalmente nella media, credendo che l’energia pura e semplice dei talenti superiori sosterrà l’intero team.

Le risorse sono complicate da trovare e, la maggior parte delle volte, questo tipo di modello può essere una strategia che contiene efficacemente i costi, dato che è spesso difficile mantenere insieme le menti più brillanti perché lavorino insieme. E’ comune vedere un’azienda legale o una banca per investimenti perdere il proprio obiettivo a causa della partenza di uno dei partner chiave.

E’ altrettanto comune nel settore high tech dove i team sono costruiti attorno a pochi giocatori fondamentali. Quando la leggenda se ne va, gli affari vanno in crisi. Basti pensare alla Apple dopo che Steve Jobs fu esiliato!

 

Nell’economia della conoscenza, uno dei rischi maggiori che le aziende devono fronteggiare è quello relativo al team building. Un gruppo forte non è quello in cui una sola persona può influenzare in modo sproporzionato i risultati del gruppo stesso. Noi facciamo tesoro del “campione” del progetto e dei team leader, ma se vogliamo continuità nel business, ci devono essere strutture in atto che assicurino che gli altri membri del team siano in grado di guidare se il comandante non dovesse essere disponibile. Ogni azienda deve esaminare la continuità del proprio management, specialmente le start up e le piccole e medie imprese, e simulare cosa potrebbe accadere se la stella solitaria del team decidesse di andarsene. Può l’azienda continuare ad esistere? Il sig. Manning non sta giocando e i Colt hanno avuto la prima stagione perdente in dieci anni di storia.

 

Se un’azienda non può funzionare senza la sua stella solitaria, potrebbe essere il momento di rompere quell’enorme serbatoio di potere e mettere altri nelle posizioni per fallire o avere successo. E’ una necessità che la performance complessiva di questa stella sia misurata non solo in base alla performance professionale, ma anche in base a come lui o lei sappia scoprire e formare coloro che potrebbero essere dei validi sostituti nel momento del bisogno. Quando un gruppo dirigente fallisce di continuo nel cercare al proprio interno e promuovere un talento nel momento in cui un CEO se ne va, significa semplicemente che i componenti hanno un approccio in stile “stella solitaria”. Inoltre, sempre più quelle aziende – come AMD o HP – non sono esempi di un eccellente corporate leadership. Gestire il rischio che proviene da team imperfetti è davvero strategico per qualunque azienda che abbia la conoscenza come core business, dato che la competizione è diventata più dura e il tempo di reazione disponibile è diminuito.

Il futuro della tua azienda è nelle mani di una sola stella? Cosa stai facendo per assicurare una panchina di riserve più lunga per il tuo team?



Autore: Ndubuisi Ekekwe - Scrittore e fondatore dell'African Institution of Technology
Fonte: Harvard Business Review - http://blogs.hbr.org