Senti il potere che è in te e penserai meglio di conseguenza!
I leader di successo spesso sembrano avere menti più acute delle nostre - non è forse per questo motivo che raggiungono la vetta per primi?
Mentre noi crediamo che le persone diventino potenti perché dotate di capacità mentali superiori, ricerche mostrano che la relazione tra questi due fattori funziona anche nell’altra direzione: la consapevolezza di “poter fare” cambia il modo di pensare delle persone, rendendole più brillanti nel focalizzarsi sulle informazioni rilevanti, nell’integrare i diversi elementi di conoscenza e nell’identificare modelli nascosti rispetto a coloro che non si sentono in grado.
Le persone che credono di riuscire mostrano anche una maggiore efficienza nell’operatività e nell’esecuzione di attività: sono più capaci di concentrarsi, di pianificare, di inibire gli impulsi inutili e di adattarsi con flessibilità ai cambiamenti.
Il senso di potere “ha effetti incredibili sui pensieri e sui comportamenti”, scrive Adam Galinsky, un professore della Columbia Business School, in un articolo del 2011 pubblicato sulla rivista Psychological Science.
Infatti, “essere in una posizione di grande potere trasforma le persone sul piano psicologico.”
La buona notizia è che noi non dobbiamo aspettare fino al momento in cui saremo i capi per raccogliere i frutti e le ricompense a livello mentale del nostro senso di potere.
Qui di seguito trovate tre modi per trarre vantaggio dal “potere del potere”:
1. Trova un ruolo in cui ti senti bravo.
Tutti noi possiamo immaginare delle aree della nostra vita in cui siamo capaci di assumere un ruolo di guida – e, una volta che lo facciamo, arrivano i cambiamenti nel nostro modo di pensare e di agire.
“I ruoli sociali che le persone rivestono possono modificare i più basici processi cognitivi”, nota Pamela Smith, una psicologa sociale presso la Radboud University nei Paesi Bassi.
Studi mostrano che quando alle persone viene assegnato un ruolo decisionale (che sia in un’organizzazione reale oppure in una simulazione di laboratorio), queste cambiano immediatamente e tendono maggiormente ad agire con decisione, ad assumere rischi, a persistere nelle attività che intraprendono e a pensare in modo più astratto e ottimista.
Ciò ha delle implicazioni anche sul modo in cui trattiamo gli altri – studenti, dipendenti, figli – suggerendo che dovremmo invertire la pratica usuale per cui si attende fino a che gli individui possano provare di essere effettivamente degni di avere potere. Conferire potere alle persone ORA, dando loro maggior controllo e autonomia, le porterà ad agire e pensare in modi che si adatteranno perfettamente al ruolo assegnato.
2. Ricorda un momento in cui ti sei sentito forte.
Richiamando semplicemente alla memoria dei momenti di successo dal tuo passato, tenderai ad agire più convinto del tuo potenziale nel presente – una differenza che è facilmente visibile per gli altri.
In uno studio molto trasparente presentato sul Journal of Experimental Social Psychology i ricercatori chiedevano ai partecipanti di ricordare un momento in cui fossero stati o meno all’altezza della situazione; in seguito avrebbero dovuto scrivere una lettera di presentazione per un’offerta di lavoro oppure sostenere una simulazione di colloquio per l’ammissione ad una business school. Giudici indipendenti hanno riscontrato che le persone che poco prima si erano sentite forti, si erano rivelate maggiormente convinte e brillanti – un risultato, nota l’autore, con “importanti implicazioni per capire la psicologia dei colloqui di lavoro”.
3. Assumi una postura che ti conferisca potere.
In un suo studio del 2011, Adam Galinsky e i suoi colleghi chiesero ai partecipanti seduti di assumere una posizione “di apertura” (un braccio sul bracciolo della loro poltrona, l’altro braccio sullo schienale della sedia vicina; gambe incrociate in modo che la caviglia di una gamba fosse sulla coscia dell’altra e una posizione ben distesa oltre il bordo della sedia) oppure una postura “costretta” (mani sulle cosce, spalle lasciate cadere e gambe unite). Le persone in posizione aperta erano più portate ad agire con coraggio nella simulazione di una partita di blackjack e risultavano migliori nell’identificare immagini nascoste all’interno di una serie di foto frammentate (un indicatore del pensiero astratto).
Galinsky sottolinea l’affascinante scoperta, fatta in un altro studio, secondo cui assumere una postura di forza riduce la presenza di cortisolo (un ormone dello stress) e innalza i livelli di testosterone (un ormone associato all’autoaffermazione). “Per pensare ed agire come una persona forte”, conclude Galinsky, “non c’è bisogno di ricoprire un ruolo di potere o di richiamare un momento in cui si è stati in un posizione di forza” – basta semplicemente mettere il proprio corpo in un modo che ispiri potenza.