L'autore Steven Johnson offre un consiglio contro intuitivo che ha imparato studiando come le persone facciano le loro scelte più importanti.
Di fronte alle scelte, alcune persone sono veloci e decise. Altre persone si trovano esattamente nella situazione opposta, diventando cognitivamente deboli di fronte a una decisione. Ma ovunque tu sia in queste due categorie, è probabile che tu non sia esattamente armato con un arsenale di strumenti per prendere decisioni. C'è la vecchia tattica di fare una lista dei pro e dei contro, e questa è l’unica arma a disposizione. Fortunatamente, nelle strutture aziendali ci sono spesso più strumenti di quelli dei quali sei a conoscenza, afferma Steven Johnson, un critico dei media che ha scritto nove libri che uniscono scienza, economia e tecnologia, tra cui “Everything Bad Is Good For You”. "Se si tratta di una scelta complessa con importanti implicazioni, non vorrai affrontarla dopo averci rimuginato un po’ da solo o con un paio di conversazioni a riguardo".
Nel suo nuovo libro “Farsighted: come prendiamo le decisioni che contano di più”, Johnson presenta casi di studio e riflessioni su alcune delle decisioni più importanti della vita, dal personale (se sposarsi oppure no) al geopolitico (come abbattere Osama Bin Laden). Studia l'ampiezza della ricerca nel processo decisionale ed esamina alcuni famosi casi storici di processi decisionali carichi di tensione (ad esempio, la lotta interiore di Charles Darwin per pubblicare la sua ricerca mentre era sposato con una donna religiosa le cui credenze lo contrastavano). Nel corso dei suoi studi, Johnson ha scoperto alcune strategie utili - e sorprendenti - per giungere a una decisione e aumentare le probabilità di un esito positivo. Ecco tre passaggi che suggerisce per strutturare la tua prossima grande scelta.