17 modi per essere più felici al lavoro 17 modi per essere più felici al lavoro
04.06.2013

Non è difficile sentirsi più contenti sul posto di lavoro. Hai semplicemente bisogno di sapere come.
Un lettore recentemente mi ha segnalato alcune “regole per una vita più felice” che diverse persone hanno pubblicato in svariati modi. Di seguito trovate ciò che io ho estrapolato e che ritengo interessante da applicare sul proprio posto di lavoro.



1. Non paragonarti agli altri.

Ognuno, e intendo ogni singola persona, comincia in un posto diverso ed è portato a compiere il proprio viaggio. NON hai idea del luogo in cui gli altri saranno condotti nel corso del loro cammino, quindi comparare le varie situazioni è una totale perdita di tempo.

 

2. Non ossessionarti mai per cose che non puoi controllare.

Nonostante sia spesso importante essere a conoscenza di certe cose, quali l’andamento economico, la situazione nei mercati ai quali vendi i tuoi prodotti o ancora le azioni che altri potrebbero mettere in atto, la tua attenzione però dovrebbe rimanere soltanto su quello che tu puoi realmente controllare, cioè 1) i tuoi pensieri e 2) le tue azioni.

 

3. Riconosci e ricorda i tuoi limiti e i tuoi principi.

Il tuo lavoro potrebbe sembrarti qualche volta la cosa più importante di tutto il tuo mondo, ma sappi che lascerai morire una parte di te se permetterai alle situazioni professionali di spingerti in circostanze che violano la tua privacy e la tua integrità morale.

 

4. Non prendere per te o per il tuo team impegni che non potete rispettare.

E’ stupendo essere entusiasti e avere sempre la volontà di raggiungere nuove mete, ma promettere risultati che tu o la tua squadra non potete ragionevolmente ottenere è solo un modo per registrare un insuccesso e creare delusione.

 

5. Ricordati che hai a disposizione la stessa quantità di tempo di cui dispone qualunque altra persona.

Potresti avere l’impressione di essere in affanno e di avere bisogno di più tempo, ma la verità pura e semplice è che quando inizia la giornata tu ricevi la tua parte: 24 ore. Nessuno ottiene più di te, quindi smettila di lamentarti.

 

6. Non prenderti troppo sul serio; nessun altro lo fa.

La capacità di ridere delle tue fissazioni ti renderà non solo una persona più felice, ma anche più forte, più influente e attraente agli occhi degli altri. Se tu non riesci a ridere di te stesso, tutti gli altri rideranno dietro le tue spalle.

 

7. Sogni ad occhi aperti: meglio troppi che troppo pochi.

L’idea che fantasticare e lavorare siano due azioni che si escludono reciprocamente appartiene al XX secolo. In realtà, è proprio quando lasci che i tuoi pensieri volino che puoi avere più facilmente le intuizioni che ti renderanno unico e più competitivo.

 

8. Non innervosirti con sentimenti di odio; non ne vale davvero la pena.

L’odio è un parassita a livello emotivo, si nutre della tua energia e della tua salute. Se c’è qualcosa che non va nel mondo e tu puoi modificarla, agisci. Se invece non puoi fare nulla, sarà meglio che perdoni e dimentichi.

 

9. Fai pace con il passato affinché non sia lui a costruire il tuo futuro.

Concentrarsi su errori commessi o su ferite che ti sono state inflitte è esattamente come guidare un’auto guardando nello specchietto retrovisore. Continuerai ad andare nella stessa direzione fino a che non andrai a sbattere contro qualcosa.

 

10. Non cercare di avere ragione in ogni discussione.

Non vale la pena di combattere tutte le battaglie, e molte persone sono più facili da gestire quando pensano di aver prevalso nel corso di una discussione. L’importante non è semplicemente “vincere”, ma ciò che tu, e le altre persone coinvolte nel discorso, pensate di fare dopo.

 

11. Ricorda che nessuno è responsabile della tua felicità tranne te.

Anche se alcuni ambienti di lavoro sono difficili, se tu sei stabilmente infelice allora è colpa tua. Tu devi a te stesso e ai tuoi collaboratori la possibilità di avere un lavoro che ti renda felice o quanto meno la capacità di tirare fuori il meglio dalla professione che svolgi.

 

12. Sorridi e fatti una risata più frequentemente.

Contrariamente a quanto le persone credono, sorridere e ridere non sono il RISULTATO di uno stato di felicità: sono piuttosto parte di un ciclo, che la crea e allo stesso tempo la rinforza. Trova delle ragioni per sorridere. Non trattenere mai per nessun motivo una risata.

 

13. Non sprecare energie preziose in malignità o pettegolezzi.

Prima di raccontare una storia su qualcun altro o di ascoltare aneddoti del genere, rivolgi a te stesso quattro domande: 1) è vero? 2) è un comportamento gentile? 3) è necessario? 4) vorrei che qualcuno dicesse una storia simile sul mio conto?

 

14. Non preoccuparti di quello che gli altri pensano di te: non è affar tuo.

Tu non puoi leggere il pensiero e non c’è nessuno collegato ad una macchina della verità. Davvero, tu non puoi avere un’idea di quello che realmente ognuno sta pensando di te. E’ quindi una totale perdita di tempo e di energia cercare di scoprirlo.

 

15. Ricorda che, per quanto negativa o positiva sia una situazione, questa è destinata inevitabilmente a cambiare.

La natura dell’universo fisico è il cambiamento. Niente rimane uguale; tutto è, come dicono i saggi, transitorio. Che tu stia festeggiando, che tu sia provando dolore o in una situazione di mezzo, anche quello passerà.

 

16. Getta nella spazzatura tutto ciò che si trova nel tuo posto di lavoro che non sia utile o bello.

Pensaci: un terzo del tempo che trascorrerai da sveglio nella tua vita lo passerai al lavoro. Perché dovresti voler riempire il tuo ambiente di lavoro - e quindi quella parte della tua vita - con oggetti inutili e sgradevoli?

 

17. Credi che il meglio debba ancora venire, comunque.

Quando mia nonna rimase vedova alla soglia dei 70 anni, decise di iscriversi nuovamente al college, viaggiò in lungo e in largo per l’Europa in ostelli della gioventù, imparò la pittura Giapponese, solo per citare alcune delle cose che fece. L’ultimo insegnamento che mi diede fu: “Sai, Geoffers, la vita inizia a 90 anni.”

Autore: Geoffrey James - Blogger, giornalista, autore
Fonte: www.inc.com